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Cittanova

Cittanova, centro agricolo con una superficie di 61,82 Kmq, in posizione strategica tra il mar Tirreno e il mar Jonio (spettacolare il panorama che nelle giornate più limpide spazia da Capo Vaticano fino alle isole Eolie), è situato nella Piana di Gioia Tauro a circa 400 metri sul livello del mare, 78 km a Nord Est di Reggio Calabria.
La collocazione geografica e la prima rudimentale struttura urbana di Cittanova delle quali, secondo frettolosi monografisti, si ha notizia documentata, si fanno risalire al 1618. Le origini dei cittanovesi, invece, sono molto più antiche e si rifanno alle genti, in genere contadini e pastori, ma anche commercianti e posteggiatori, esistenti sia nel “Fondaco”, piccolo agglomerato disteso sul territorio che tutt'oggi conserva una via cittadina indicata con quel toponimo, sia lungo la fascia che si distende tra contrada Catena e contrada Cerchieto, passando per la Torre. Tutto l'insieme era conosciuto col toponimo di Casal Novo, già intorno alla metà del secolo XV.
Il Casale si sviluppò rapidamente grazie anche all'apporto delle genti del feudo di Gerace e Locri che per i loro commerci presero a praticarlo con periodicità sempre più frequente. Si costruirono edifici pubblici e privati di “belle e grandiose forme”, piazze, chiese.
Piazza Garibaldi
Il borgo, però, subì una battuta d'arresto a causa del terribile terremoto del 5 febbraio 1783, passato alla storia con il nome di “flagello”. In quel tempo, nella Piana di Gioia Tauro sorgevano 109 città e villaggi, in meno di tre minuti andò tutto distrutto, crollarono tutti gli edifici compreso il convento di San Pasquale, tranne una stele e una fontana.
Casalnuovo pagò fortemente il suo tributo di sangue con 2008 vittime, la stessa Principessa di Gerace, Maria Teresa Grimaldi, che vi soggiornava provvisoriamente, trovò la morte sotto le macerie.
Nel nucleo storico di Cittanova ci sono numerosi palazzi gentilizi, quasi tutti risalenti al XVIII e al XIX secolo, che ancora conservano interessanti portali in pietra, balconi e grate in ferro battuto, tra questi ricordiamo il palazzo Gagliardi (oggi sede della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova), il palazzo Cannatà (palazzo del Comune), il palazzo Terranova Bagnato, il palazzo Zito, il palazzo Castellano.
Cittanova è pure conosciuta come il “paese delle fontane”. Alcune sono veramente belle, veri e propri monumenti in granito. La più storica è quella dell'Olmo, costruita nel 1730 e sopravvissuta al terremoto del 1783; originariamente si trovava davanti al sagrato della chiesa Madre, in seguito al sisma fu spostata nella villa comunale per poi essere definitivamente collocata in piazza Olmo (oggi piazza Alberto Cavaliere).
Nei pressi della villa comunale Carlo Ruggiero, in via Regina Elena, è ubicato il Museo Civico di Storia Naturale, che conserva esemplari dell'avifauna esotica ed europea, provenienti da diverse collezioni, alcune risalenti al secolo scorso. Aperto nel 1996, si compone di quattro sezioni:

zoologia dei vertebrati e degli invertebrati,
paleontologia,
geologia, petrografia, mineralogia,
botanica.
Diverse sono le lapidi commemorative, a Girolamo Grimaldi - fondatore di Cittanova - sulla parete del Municipio, a Vincenzo Gerace - poeta e scrittore - a cui è stato intitolato il Liceo classico, a Luigi Chitti, politico e uomo d'azione del Risorgimento cittanovese.
Cittanova domina la piana di Gioia Tauro, è circondata da grandi olivi e può essere considerata un connubio di storia e ambiente. La villa comunale è considerata il fiore all'occhiello della città, un orto botanico di eccezionale bellezza e rarità, il più imponente polmone verde della piana di Gioia Tauro e dunque sottoposta a tutela monumentale (ai sensi degli artt. 1 e 4 della legge 1 giugno 1939).

Progettata dall'ingegnere svizzero Enrico Fehr e realizzata nel 1880 da Carlo Ruggiero, il vasto complesso di giardini custodisce essenze tipiche della fascia mediterranea come il leccio, il pino domestico, il corbezzolo, essenze di flore esotiche come il cedro del Libano, la sequoia della California, il cedro dell'Atlante e piante rarissime come le felci, le sequoie, il ginepro della Virgina, gli aceri.
Villa comunale Carlo Ruggiero
Le fiumare Serra e Vacale sono facilmente raggiungibili, la Serra dalla località Don Tomasi, in prossimità dell’ingresso della città sulla Strada Provinciale 1 (ex SS. 111), Gioia Tauro - Locri, il Vacale dalla zona del campo sportivo. Il paesaggio è molto suggestivo, le cascatelle, i larghi letti bianchi di sabbia e ciottoli, il verde intenso dei boschi circostanti.
Cittanova è sede di numerose sagre e manifestazioni religiose e culturali. Caratteristica a Pasqua è la processione dell'Affruntata, a ricordo dell'incontro tra la Madonna e il Cristo. A metà luglio si celebra la festa della Madonna del Carmelo (chiesa Matrice), mentre la terza domenica di settembre si celebra la tradizionale festa di San Rocco, protettore della città (chiesa di San Rocco).
La terza domenica di ottobre si celebra la festa dei SS. Cosma e Damiano, mentre il primo novembre, a conclusione del mese mariano, c'è una festa dedicata alla Madonna del Rosario (santuario M.SS. del Rosario).
A Cittanova esistono diverse realtà industriali impegnate nella produzione di attrezzi agricoli, laterizi e soprattutto olio d'oliva.
Da segnalare, per la gastronomia, lo stoccafisso, tra i migliori della provincia. Il caratteristico “stocco ammollato”, preparato in tantissimi modi, è diventato oggi protagonista della migliore cucina calabrese e sinonimo di genuina qualità.
strade
Dall'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (se si proviene da Reggio) si esce a Gioia Tauro e si prosegue sulla SP 1 (ex SS. 111) per 18 Km fino a Cittanova.
Dall'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (se si proviene da Salerno) si esce a Rosarno, si prosegue sulla SGC Jonio-Tirreno (circa 14 Km) fino allo svincolo di Polistena e poi sulla Strada Provinciale che da Polistena porta fino a Cittanova (circa 6 Km). In alternativa, si esce a Gioia Tauro e si prosegue sulla SP 1 fino a Cittanova.
Dalla SGC Jonio-Tirreno (se si proviene da Gioiosa Jonica, Siderno o Locri) si esce a Polistena e si prosegue sulla Strada Provinciale che da Polistena porta fino a Cittanova (circa 8 Km).
Dalla SP 1 (ex SS 111), se si proviene da Locri, si arriva a Cittanova dopo circa 35 Km.
treni
Ferrovie dello Stato dalla stazione di Gioia Tauro (18 km).
autobus
da Reggio Calabria, Gioia Tauro, Siderno e Catanzaro
aeroporti
Reggio Calabria e Lamezia Terme



















































































































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